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La Croazia elimina il Brasile ai calci di rigore e torna in semifinale ai Mondiali: esplode la festa in campo, ma anche per le strade di Zagabria, la capitale croata. Per contro ci sono le lacrime dei giocatori brasiliani, che si vedono sfuggire un’altra occasione di poter vincere la Coppa del Mondo.

La Croazia è la prima semifinalista del Mondiale, il Brasile è clamorosamente eliminato. La qualificazione arriva dopo i calci di rigore e alla fine di una partita che la squadra di Dalic aveva iniziato con carattere e personalità, lasciandola però nelle mani del Brasile dopo l’intervallo. La Seleçao, pur in una giornata di scarsa brillantezza, aveva costretto Livakovic ad alcuni interventi decisivi e aveva sbloccato la gara con Neymar nel recupero del primo tempo supplementare. Poi, però, è arrivato il pareggio di Petkovic e il successo ai rigori dei croati, che in semifinale sfideranno la vincente di Olanda-Argentina.

PRIMO TEMPO

Il primo squillo della gara è di Vinicius che al 5’ tira centralmente. Ma la Croazia non si spaventa e gioca con disinvoltura e personalità. Il palleggio della squadra di Dalic mette in difficoltà il Brasile e al 13’, su un bel cross di Pasalic, Perisic anticipa Militao sul taglio ma non riesce a impattare bene. Il Brasile non trova il modo per rendere incisivo il suo fraseggio è solo al 20’, grazie a una combinazione tra Vinicius e Richarlison, manda al tiro l’attaccante del Real, ma Gvardiol è ben piazzato e respinge. La Croazia continua a produrre la sua manovra organizzata e piacevole, in particolare sulla destra riesce a costruire trame interessanti grazie alla spinta di un ottimo Juranovic. Al 30’ Perisic calcia alto da fuori area. Neymar si accende solo una volta, quando va via a Brozovic con un tunnel costringendo l’avversario a un fallo da ammonizione.

SECONDO TEMPO

Anche dopo l’intervallo è il Brasile a pungere per primo. Al 2’ Livakovic è attento a respingere di piede dopo una deviazione fortuita di un compagno. Al 10’ il portiere si ripete con un bell’intervento su tiro da posizione ravvicinata di Neymar, che avrebbe dovuto angolare di più la conclusione. Ma la Seleçao non incanta e Tite inserisce Antony al posto di Raphinha. Il Brasile, soprattutto, sembra sorpreso dal modo in cui la Croazia sta in campo. Alla squadra di Dalic manca, però, un centravanti che concretizzi il lavoro del complesso. Tite, comprensibilmente insoddisfatto del rendimento del suo attacco, cambia ancora: fuori Vinicius e dentro Rodrygo, un altro dei ragazzi terribili del Real di Carlo Ancelotti. Al 21’ una carambola mette Paquetà davanti al portiere, ma Livakovic è ancora reattivo e devia in angolo. Sale la pressione del Brasile e allora anche Dalic interviene sui giocatori offensivi: fuori Pasalic e Kramaric, dentro Vlasic e Petkovic. Al 31’ Livakovic ferma ancora Neymar in uscita chiudendogli bene lo specchio della porta. La Croazia riparte con minore frequenza, la circolazione di palla è meno fluida e il Brasile cerca di evitare i supplementari. Al 35’ Paqueta, servito da Rodrygo, con un sinistro rasoterra non spaventa Livakovic. La Croazia soffre, ma riesce a difendersi con ordine stringendo le linee per non dare spazio alle combinazioni brasiliane. Tite sostituisce anche il deludente Richarlison inserendo Pedro. Ma non succede più nulla anche per la scarsa personalità dei brasiliani, che non cercano quasi mai una giocata decisiva o un dribbling.


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