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Sarà Argentina-Francia la finale del Mondiale. Allo stadio Al Bayt gli uomini di Deschamps hanno superato in semifinale quelli di Regragui. A segno Theo Hernandez e Kolo Muani. Marocchini pericolosi, ma non sono riusciti a concretizzare. Per i francesi, campioni in carica, è la seconda finale in due edizioni consecutive del Mondiale. Il 18 dicembre affronteranno l’Argentina. Il 17 il Marocco si giocherà il terzo posto con la Croazia.

Domenica coppa del Mondo e titolo di capocannoniere

Se Messi ha faticato poco per piegare la resistenza della Croazia, più complicato è stato il compito di Mbappé. Lui e e compagni battuto un indomito Marocco grazie alle reti di Theo Hernandez e Kolo Muani. Domenica pomeriggio (ore 16) allo stadio Lusail ci saranno in palio sia la coppa del Mondo sia il titolo di capocannoniere. Il 7 volte Pallone d’Oro e il fuoriclasse francese sono entrambi primi nella classifica dei bomber con 5 centri a testa. Deschamps andrà a caccia di un bis Mondiale che non si verifica dal 1958-62 (trionfi del Brasile). L’Argentina punterà ad alzare la Coppa dopo esserci riuscita l’ultima volta con Maradona, nel 1986. A Messi il compito di riscrivere la storia di fronte al compagno del Psg.

La partita

La Francia ha piegato subito la partita dalla sua parte e non si è più voltata indietro. I Bleus avevano più qualità, più esperienza internazionale e l’hanno fatta pesare nonostante le assenze degli influenzati Rabiot e Upamecano. E’ stata la rete del milanista Theo Hernandez dopo neppure 5 minuti a sbloccare il confronto su una sbandata di El Yamiq che si è perso ingenuamente Griezmann, ancora a secco di gol in questo Mondiale, ma determinante con il guizzo nell’azione dell’1-0. Il Marocco aveva abbandonato il 4-3-3 in favore di un più coperto 5-4-1, ma non era la stessa squadra di sempre perché, senza l’infortunato Aguerd, dopo un quarto d’ora ha perso anche l’altra colonna della difesa, il capitano Saiss. Il piano tattico di difendersi con maggiore compattezza non ha pagato e la prima nazionale africana a raggiungere la semifinale di un Mondiale pareva sul punto di crollare. E’ stato bravo Regragui a correggere l’errore iniziale e a tornare al 4-3-3 grazie all’innesto di Amallah: la sua formazione ha ritrovato gli equilibri e soprattutto si è tolta di dosso l’emozione e la paura con le quali era entrata in campo. La Francia, che aveva colpito un palo con Giroud (nell’azione in cui era andato ko il già acciaccato Saiss), ha sfiorato il raddoppio prima con Mbappé e poi con Giroud che, tutto solo, ha concluso a lato. I Leoni dell’Atlante però sono saliti come intensità e hanno iniziato ad attaccare soprattutto sulla destra con Hakimi e Ziyech. Spinti dalla marea rossa in tribuna, i marocchini hanno iniziato a soffrire di meno il pressing degli avversari e, al tiro pericoloso dopo 8’ di Ounahi, hanno aggiunto il palo colpito con una spettacolare rovesciata da El Yamiq. Avevano più possesso e costringevano i campioni del mondo a difendersi e a ripartire.


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