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“Il Déco in Italia, l’eleganza della modernità” è il titolo della mostra inedita allestita Forte di Bard fino al 10 aprile 2023. Sono esposte 230 opere tra pittura, scultura, decorazioni murali, arti applicate, manifesti e illustrazioni che svelano l’evoluzione del Déco. Nove le sezioni nelle sale delle Cannoniere e delle Cantine della fortezza.

“Il termine Art Déco – si legge nella presentazione – deriva dall’abbreviazione riferita all’Exposition International des Arts Decoratifs et Industriels Modernes, tenuta a Parigi nel 1925, che diede il via ad un fenomeno che rivoluzionò lo stile e il gusto nelle arti decorative, arti visive, architettura e nella moda. La mostra, oltre a ricostruire proprio la sezione italiana presente a quell’evento epocale, intende restituire una sorta di fotografia di quanto si andava producendo in quegli anni non solo nelle arti decorative ma anche in pittura, scultura e grafica”.

Il pubblico potrà ammirare le sfavillanti ceramiche firmate da Gio Ponti per Richard Ginori e le delicate trasparenze buranesi di Vittorio Zecchin, ma anche opere di pittura e scultura, e ancora: il pannello in ceramica di Galileo Chini che ornava il salone del padiglione Italia, il ritratto di Augusto Solari di Adolfo Wildt, le celebri ceramiche di Francesco Nonni e gli straordinari dipinti di Aleardo Terzi e Umberto Brunelleschi, gli studi preparatori per il grande arazzo del Genio Futurista di Giacomo Balla (che ornava la scalinata del Grand Palais).


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