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“Siamo convinti che il procedimento sia stato trasparente e lineare e siamo rammaricati dei tentativi palesi di screditare iniziative che hanno dato lustro alla città”. Così il vicesindaco di Genova e assessore al Bilancio Pietro Piciocchi nella sua risposta alle interrogazioni a risposta rapida dei consiglieri comunali sul tema del ‘Tricapodanno’, la festa promossa dall’ amministrazione comunale che per tre giorni, dal 29 al 31 dicembre, ha animato con eventi e concerti la citta’.

Piciocchi ha risposto in particolare sui costi sostenuti (determine da oltre 500 mila euro con affidamenti diretti) e relativamente all’inchiesta della procura. Ha anche attaccato la stampa per la “narrazione unilaterale, arbitraria e fantasiosa” sull’utilizzo di espressioni come “appalti spezzatino” e “superamento delle soglie”, e ha sottolineato come i dirigenti che hanno firmato le determine siano balzati “agli onori della cronaca in violazione dei più elementari diritti costituzionali” motivo per cui “l’amministrazione ha dato mandato all’avvocatura di attuare misure a tutela dell’ente stesso e dei propri dirigenti”. Nel lungo intervento del vicesindaco non sono arrivate, però, le risposte chieste dai consiglieri del M5s Fabio Ceraudo, di Genova Civica Ariel Dello Strologo e del Pd, Rita Bruzzone, sugli effettivi costi sostenuti dall’amministrazione, diretti e indiretti, per il Capodanno in piazza De Ferrari e per le altre iniziative collegate. Piciocchi ha chiesto di poter integrare la risposta in seconda battuta ma la minoranza non ha accordato la possibilità dicendo che sarebbe stato più utile poter presentare un articolo 55 o affrontare la questione in commissione.

ANSA


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