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Fiorentina batte Milan 2-1. Dopo quattro vittorie di fila si ferma il Milan e perde 2-1 contro una Fiorentina arrembante e determinata, protagonista della sua migliore partita stagionale. Segnano per i viola Nico Gonzalez su rigore e il subentrato Jovic nel finale, bellissimo ma troppo tardivo il gol di Theo Hernandez nell’ultimo minuto di recupero. Vittoria meritata per la squadra di Italiano (l’ultima in casa in campionato era stata il 7 gennaio) che anche l’anno scorso aveva fermato i rossoneri al Franchi, passo indietro sul piano del gioco e sulla tenuta da parte del Milan (l’ultimo ko era stato nel derby) che ha pagato l’assenza di Leao e non è riuscito a rispondere alla Lazio. Il tutto dentro una gara nel ricordo di Astori nel quinto anniversario della sua scomparsa: al minuto 13 i giocatori si sono fermati per applaudire e ricordare Davide insieme a tutto lo stadio e a Pioli, suo allenatore a Firenze. E’ stato un momento di forte commozione. Assente anche Brahim Diaz oltre a Leao, Pioli ha concesso una chance a De Ketelaere (troppo timido) e all’ex viola Rebic alle spalle di Giroud. Mentre Ibrahimovic ha iniziato in panchina. Assente pure Krunic per squalifica il tecnico rossonero ha comunque rilanciato Bennacer. Italiano ha confermato Cabral al centro del tridente insieme a Nico Gonzalez e a Ikoné che ha vinto il ballottaggio con Saponara, altro ex della sfida come pure Bonaventura tornato titolare. Prima e durante il match è stato ricordato Astori: striscioni, cori, maxi coreografia, sul maxischermo le immagini del ‘capitano per sempre’.

Mentre fuori i tifosi volontari raccoglievano fondi (oltre 10.000 euro) che l’Associazione intitolata a Davide destinerà alla cura di bambini in un centro in Camerun. Bruno. Al minuto 13 un momento di forte emozione: i giocatori si sono fermati, il tecnico del Milan Pioli, all’epoca allenatore dei viola, insieme ai 40410 spettatori del Franchi (record di presenze e incasso per la gestione Commisso) si è lasciato andare ad un lungo commosso applauso. Poi il gioco è ripreso e la Fiorentina, che aveva iniziato meglio (70,8% di possesso palla nel primo quarto d’ora), ha continuato a comandare il gioco creando qualche pericolo con Bonaventura su punizione e Gonzalez dalla distanza: pronto Maignan. Ben sette angoli battuti per i viola che al 26′ hanno avuto l’occasione più nitida con il salvataggio sulla linea di Tomori su affondo ancora di Bonaventura. Il Milan, meno brillante e propositivo rispetto alle ultime gare, ha impegnato Terracciano per la prima volta solo al 32′ con un sinistro al volo di Giroud. Unico vero acuto nella prima parte del match. Un Milan che si è trovato a rincorrere la Fiorentina a inizio ripresa quando un contatto tra Tomori e Ikoné è stato punito con il rigore realizzato da Nico Gonzalez. A quel punto i rossoneri hanno cercato di reagire e prima Giroud, poi Hernandez hanno impegnato Terracciano ma senza sfondare. Mentre i viola continuavano a battersi sull’onda dell’entusiasmo Pioli al 20′ giocava la carta Ibrahimovic (fuori Giroud) e inseriva insieme anche Origi e Bakayoko per Rebic e Bennacer. Una mezza rivoluzione per cercare di dare una scossa. Che però non è arrivata. Anzi, dopo un rigore assegnato ai rossoneri e poi tolto dall’arbitro richiamato dal Var (Cabral aveva colpito di testa, non con la mano), Jovic entrato al posto del brasiliano ha sigillato il risultato con un’inzuccata su assist di Dodò: per il serbo 11/o gol stagionale. La squadra di Pioli ha avuto un sussulto d’orgoglio nel recupero con il suo capitano che ha accorciato con un gran tiro, ma troppo tardi. Mercoledì a Londra contro il Totteham servirà un altro Milan. Il popolo viola festeggia illuminando con i cellulari gli spalti del Franchi.

ANSA


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