Scoppia lo scandalo: Mega discarica abusiva tra Roma e Fiumicino, coinvolte 12 persone tra cui un dipendente della Regione Lazio

Una gigantesca discarica abusiva, celata alla vista ma devastante nella sua portata, ha scosso la tranquillità tra Roma e Fiumicino, coinvolgendo 12 individui, tra cui una figura inaspettata: un dipendente della Regione Lazio. Le prime avvisaglie di questo mostro ambientale sono arrivate da piloti di linea, testimoni di colonne di fumo nero provenienti da un terreno vicino all’Aeroporto di Fiumicino.

L’indagine ha rivelato un’abnorme accumulo di rifiuti, trasformando l’area in una discarica all’aperto, minacciando la salute pubblica e la vicina zona commerciale e aeroportuale. La rimozione di questa massa di rifiuti richiederà almeno 100 autocarri, sottolineando l’entità del danno ambientale causato.

Tra gli indagati spicca una dipendente regionale, coinvolta insieme ai suoi familiari in questa operazione illecita, che avrebbe lucrato sulla vendita concorrenziale di rifiuti illegali. L’attività criminale, iniziata nel 2014, ha creato condizioni disastrose per la terra e la salute pubblica, portando a misure cautelari e avvisi di garanzia.

L’uso incosciente del terreno come discarica tossica ha compromesso la vita degli animali locali, costretti a vivere in mezzo ai rifiuti tossici. L’indagine è ancora in corso, ma la gravità della situazione richiede interventi immediati per ripristinare la sicurezza ambientale e proteggere la salute pubblica da questo sconvolgente crimine ambientale.

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