Il “Città 30” sbarca a Bologna: Multe a chi osa sfrecciare oltre il limite di 30 km/h

Bologna ha ufficialmente varcato la soglia del “Città 30”, un piano che mira a ridurre la velocità massima consentita sulle strade urbane a 30 chilometri orari.

Un provvedimento non esente da polemiche che, dopo un periodo di transizione di sei mesi, è entrato in vigore stamani, scatenando malcontento tra i cittadini.

Il telelaser, senza fare sconti, ha già iniziato a pizzicare i trasgressori: coloro che osano superare i 30 km/h vedranno scattare la multa. Le sanzioni, da oggi in poi, possono arrivare fino a 845 euro, e la città è pronta a far rispettare rigidamente il nuovo limite di velocità.

Milano è pronta a seguire l’esempio bolognese, con la giunta del sindaco Matteo Lepore che valuta l’implementazione del “Città 30” nella metropoli lombarda.

Questa mossa ha già fatto “cassare” nelle prime ore del mattino: uno dei primi a cadere vittima della nuova normativa è stato Sergio Baldazzi, gioielliere di via Mazzini. Dirigendosi al lavoro, è stato multato con una sanzione di 29,40 euro per aver superato di appena 9 km/h il limite imposto.

Baldazzi, sebbene scontento, non ha intenzione di contestare la multa, affermando di non avere tempo per farlo. A suo dire, il telelaser è stato piazzato “un po’ sporco”, pochi metri dopo il pannello indicatore della velocità consentita. Una lamentela che, sebbene isolata, esprime la frustrazione crescente tra i cittadini bolognesi.

Mentre la Zona 30 bolognese si inserisce nel dibattito sulle politiche viarie adottate dalle amministrazioni di centrosinistra, Milano si appresta a essere la prossima città italiana a sperimentare questo cambiamento, seguendo l’onda europea e dando il via a una discussione sempre più accesa sull’urbanistica e la mobilità nelle grandi città italiane.

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