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Nel suo recente discorso sullo Stato dell’Unione, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha lanciato una serie di messaggi forti verso Trump, il Congresso,  l’intera nazione e al mondo.

Senza nominarlo direttamente, Biden ha puntato il dito contro le politiche del suo predecessore, Donald Trump, delineando un quadro in cui la precedente amministrazione viene vista come una minaccia per la democrazia americana. Le accuse si sono estese all’intero schieramento conservatore per le loro posizioni su questioni chiave come la gestione del confine con il Messico, la spesa sociale, e la protezione delle élite economiche a discapito dei ceti più deboli.
Biden ha ribadito l’impegno degli USA a non abbandonare l’Ucraina nella sua lotta contro l’invasione russa, promettendo supporto continuo. Inoltre, ha affrontato la questione della Cina, esprimendo il desiderio di competizione piuttosto che conflitto, e ha sottolineato l’importanza di costruire un’economia inclusiva che beneficia tutti gli americani.
Nel contesto del Medio Oriente, Biden ha riaffermato la sua visione di una soluzione basata su due Stati, posizione che potrebbe non essere ben vista dal primo ministro israeliano in carica. Inoltre, il presidente ha affrontato questioni domestiche come il diritto all’interruzione di gravidanza, la fecondazione assistita, e il ritorno degli americani detenuti all’estero, sottolineando il suo impegno a far fronte a tali sfide.
Infine, Biden ha risposto alle critiche sulla sua età, sottolineando che l’importante non è l’età di chi governa, ma la freschezza e la rilevanza delle loro idee. Con questo discorso, Biden non solo ha delineato la sua visione per il futuro dell’America, ma ha anche lanciato una sfida per il prossimo ciclo elettorale, ponendo le basi per un confronto basato su principi e idee piuttosto che su età o appartenenza partitica.
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