By L’allarme è suonato: nelle Marche, nel solo anno 2023, si sono verificati 90 casi di aggressione ai danni dei medici e degli infermieri. Marta Ruggeri, capogruppo del Movimento 5 Stelle, ha sollevato la questione in Consiglio regionale, chiedendo alla giunta di intervenire per contrastare questo preoccupante fenomeno in crescita.
Ruggeri ha richiesto chiarezza sulle azioni che la giunta intende intraprendere, in particolare sull’attuazione dell’Osservatorio regionale previsto nel Piano socio-sanitario 2023-2025. Questo dopo che un rapporto dell’Osservatorio nazionale ha rivelato che nel 2023 sono stati segnalati circa 16mila casi di aggressioni agli operatori sanitari in tutta Italia, di cui 90 solo nella regione marchigiana.
Le aggressioni si concentrano principalmente negli ospedali, nelle case di cura e negli studi medici, ma colpiscono anche nei servizi di assistenza sociale residenziale e non residenziale. E preoccupante è il dato che oltre il 70% degli infortunati sono donne.
Ruggeri ha criticato l’impoverimento del sistema sanitario pubblico come causa principale di questo fenomeno e ha sottolineato che l’installazione di posti di polizia negli ospedali non è una soluzione sufficiente.
Nella sua interrogazione, ha esortato il presidente Acquaroli e l’assessore Saltamartini a trovare soluzioni concrete per affrontare la carenza di personale, soprattutto nei Pronto soccorso, nel 118, nella guardia medica e negli ambulatori.
Il governo nazionale ha già adottato misure per affrontare questa emergenza, introducendo la procedibilità d’ufficio del reato anche per lesioni non gravi agli operatori sanitari e socio-sanitari, insieme ad un aumento delle sanzioni penali. Tuttavia, è chiaro che ulteriori azioni sono necessarie per garantire la sicurezza degli operatori sanitari nelle Marche e in tutto il paese.
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