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Il tragico incidente sul lavoro che ha portato alla morte del giovane operaio Giuseppe Borrelli, 26 anni, a Volla ha scosso profondamente la comunità. Ora, sette persone sono indagate per il suo decesso, poiché il macchinario su cui lavorava risultava privo dei necessari sistemi di sicurezza.

I pubblici ministeri Paola Forno e Luisa Turco della Procura di Santa Maria Capua Vetere hanno iscritto nel registro degli indagati le sette persone coinvolte nell’incidente, tra cui i veritici dell’azienda. È stato disposto d’urgenza il sequestro del macchinario, confermato dal gip Maria Pasqualina Gaudiano, poiché risultava carente di misure di sicurezza atte a prevenire il contatto con parti in movimento.
L’autopsia sarà affidata al medico legale Edoardo Mazzini, che ha già effettuato un sopralluogo sul luogo dell’incidente. La tragedia ha sollevato nuovamente l’importante questione della sicurezza sul lavoro in Italia, mettendo in luce la necessità di misure più rigorose per proteggere i lavoratori.
La magistratura sta ora investigando per individuare eventuali responsabilità e garantire giustizia per Giuseppe Borrelli e la sua famiglia. È fondamentale che tragedie come questa non si ripetano, e che tutte le aziende rispettino rigorosamente le normative sulla sicurezza sul lavoro.

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