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La dichiarazione di Vladimir Putin riguardante il rafforzamento delle difese russe nel Mar Nero sottolinea la percezione di una crescente tensione e la necessità di aumentare la prontezza al combattimento delle forze di confine russe, sia a terra che in mare, con un focus specifico sul Mar Nero.

Questa mossa è giustificata da Putin con l’asserto che l’Ucraina, descritta come un “regime neonazista”, stia utilizzando metodi terroristici con il sostegno dell’Occidente.
Putin evidenzia ulteriormente l’importanza di proteggere l’ordine costituzionale della Russia da qualsiasi tentativo di instigare disordini, sottolineando la necessità di combattere l’estremismo e di sventare tentativi di provocare conflitti interetnici o violare i diritti e le libertà dei cittadini. L’enfasi è posta anche sulla lotta contro la russofobia e qualsiasi altra forma di ideologia di intolleranza.
Queste dichiarazioni si inseriscono in un contesto di tensioni geopolitiche e di sicurezza nella regione del Mar Nero, riflettendo la visione della leadership russa riguardo alla situazione di sicurezza attuale e le sue priorità nel rafforzare le capacità difensive del paese in risposta a ciò che percepisce come minacce esterne.

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