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L’annunciata istituzione di una commissione d’accesso al Comune di Bari, volta a contrastare eventuali infiltrazioni mafiose, è bloccata dall’assenza del decreto formale da parte del prefetto. Questo ritardo nell’avvio delle procedure è stato confermato da fonti affidabili consultate dalla Gazzetta.

Secondo la normativa riguardante le infiltrazioni mafiose negli enti locali, è il prefetto che deve emettere il decreto per avviare l’ispezione al Comune. La mancanza di questa formalità impedisce di fatto l’avvio del procedimento amministrativo per valutare la possibilità di scioglimento del Comune stesso.
È improbabile che questo processo possa concludersi prima delle elezioni, generando incertezza sulla tempistica e sulle conseguenze delle misure da adottare. Tuttavia, è importante notare che il prefetto ha il potere di agire indipendentemente, anche senza il decreto, se ritiene che ci siano gravi motivi di sospetto.
La situazione evidenzia l’importanza di affrontare tempestivamente il problema delle infiltrazioni mafiose negli enti locali e di adottare misure efficaci per garantire la legalità e la trasparenza nelle istituzioni.

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