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Stellantis ha annunciato un piano di uscita volontaria incentivata che coinvolgerà 1.520 lavoratori, rappresentando una riduzione del 12% dell’organico torinese del gruppo. Questi dipendenti sono distribuiti in 21 società del gruppo nella regione, con 733 impiegati o quadri e 300 lavoratori alle Carrozzerie di Mirafiori.

L’annuncio ha suscitato preoccupazione tra i sindacati e i rappresentanti dei lavoratori. Luigi Paone, segretario generale UILM Torino, ha sottolineato l’urgenza di un confronto accelerato con Stellantis e le istituzioni per sviluppare un piano di rilancio efficace per Mirafiori.
La FIOM di Torino ha fornito dettagli sulle divisioni interessate dall’esodo, evidenziando la significativa riduzione in diverse aree operative. Edi Lazzi, segretario generale della FIOM-CGIL di Torino, ha ribadito la necessità di un piano di rilancio completo che includa nuove assunzioni e investimenti per contrastare lo svuotamento continuo dello stabilimento.
Rocco Cutrí, segretario generale FIM-CISL Torino e Canavese, ha sottolineato l’importanza di trovare soluzioni industriali che possano garantire il rilancio dell’occupazione nel settore automobilistico.
Sara Rinaudo, segretaria territoriale Fismic Confsal, ha enfatizzato l’importanza di collegare l’accordo di uscite volontarie a un piano di assunzioni per evitare il declino delle competenze a Mirafiori e promuovere una ripresa produttiva sostenibile.

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