By Stellantis, il gigante dell’industria automobilistica, continua a ridurre il suo personale in Italia. Un accordo recentemente siglato tra il gruppo e i sindacati prevede l’uscita volontaria incentivata di 1.520 lavoratori in 21 società del gruppo, con Mirafiori che subisce il colpo più duro.
Nonostante gli investimenti miliardari annunciati per nuovi prodotti e siti produttivi, il titolo azionario ha subito una caduta del 2,1%, riflettendo le preoccupazioni degli investitori.
Stellantis giustifica la necessità di ridimensionamento del personale citando i rapidi cambiamenti nel settore automobilistico globale e l’importanza cruciale dell’Italia in questa trasformazione. Tuttavia, i sindacalisti criticano aspramente l’accordo, definendolo un piano per “spegnere il lavoro”.
La decisione di Stellantis di produrre la city-car elettrica europea in Polonia anziché a Mirafiori aggiunge combustibile alle preoccupazioni sindacali. Mentre Fim e Uilm hanno accettato l’accordo sulle uscite volontarie, manifestano comunque preoccupazioni per il futuro.
Questi tagli non solo impatteranno pesantemente sui dipendenti diretti, ma avranno anche conseguenze sull’indotto. Mentre l’azienda continua a parlare di investimenti e cambiamenti nell’industria automobilistica, la realtà per molti lavoratori è una minaccia costante per il loro sostentamento.
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