By Il 4 aprile 2024 segna una svolta significativa per il Superbonus e le agevolazioni fiscali correlate. Il decreto del governo Meloni rende definitivo il termine ultimo per le comunicazioni riguardanti sconti in fattura e cessioni di crediti relative all’anno 2023, eliminando il meccanismo della remissione in bonis. Questa modalità, che consentiva l’invio delle comunicazioni entro il 15 ottobre previa sanzione di 250 euro, non sarà più disponibile.
La stretta del ministro Giancarlo Giorgetti mira a garantire la sicurezza dei conti pubblici e include il divieto di utilizzo della compensazione dei bonus edilizi per coloro che hanno debiti con l’erario. Inoltre, l’omessa trasmissione di informazioni su interventi già avviati comporterà una sanzione di 10 mila euro.
Il provvedimento impatta anche sull’Aiuto alla Crescita Economica (Ace), eliminando sconti fiscali per le imprese e sospendendo le cessioni dei crediti d’imposta successive alla prima, a causa di utilizzi fraudolenti riscontrati. La nuova normativa riguarda anche investimenti nel contesto della Transizione 4.0, il Terzo Settore e le aree terremotate, introducendo obblighi di comunicazione e sanzioni per dichiarazioni tardive.
Il 4 aprile diventa quindi il termine ultimo per comunicare all’Agenzia delle Entrate le opzioni relative alle spese sostenute nel 2023, senza possibilità di estensioni o utilizzo della remissione in bonis. Questa decisione mira a valutare l’ammontare delle opzioni esercitate e delle cessioni stipulate entro quella data.
Inoltre, la remissione in bonis viene eliminata, rendendo il 4 aprile il termine ultimo per la presentazione della documentazione necessaria per accedere ai bonus edilizi. Il governo intende così misurare l’ammontare complessivo delle opzioni esercitate e delle cessioni stipulate in anticipo.
Queste misure segnano una svolta nelle politiche fiscali e di agevolazione, con l’obiettivo di garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche e prevenire utilizzi fraudolenti dei benefici fiscali.
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