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I gondolieri di Venezia non solcano solo le acque tranquille dei suoi canali per trasportare turisti tra ponti e palazzi storici, ma si immergono anche nelle profondità fangose per un compito altrettanto importante: ripulire i fondali dai rifiuti.

Iniziato nel 2019 da un’idea del gondoliere Stefano Vio, questo progetto ha visto oltre venti immersioni, con un totale di 18 tonnellate di materiale recuperato.
Durante l’ultima immersione, avvenuta lo scorso febbraio, i gondolieri sommozzatori hanno recuperato nove quintali di immondizia, tra cui una lastra di marmo di oltre 50 chili. Questi eroi locali si sono impegnati a setacciare i canali veneziani, recuperando una vasta gamma di oggetti, dai copertoni alle biciclette, dai bidet agli smartphone.
Coordinati dall’amministrazione cittadina, i gondolieri affrontano sfide uniche, lavorando in condizioni di scarsa visibilità e correnti imprevedibili. Ma il loro impegno è incoraggiato dalla gratitudine dei cittadini e dei turisti che applaudono il loro lavoro.
Questo sforzo non è solo un atto di pulizia fisica, ma anche un tentativo di sensibilizzare sulla protezione dell’ambiente e della bellezza di Venezia. L’amore per la città lagunare è dimostrato non solo attraverso i viaggi in gondola, ma anche attraverso l’impegno costante nel suo mantenimento e nella sua salvaguardia.

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