Le tensioni tra Russia e Ucraina raggiungono nuovi picchi di preoccupazione mentre la Nato esamina la possibilità di istituire un fondo da 100 miliardi di euro per assistere militarmente l’Ucraina nel lungo periodo. La proposta, avanzata dal segretario generale Jens Stoltenberg, sta guadagnando terreno in vista del prossimo summit di Washington.

La proposta prevede anche il trasferimento di parte delle responsabilità del formato di Ramstein, attualmente guidato dagli Stati Uniti, alla Nato, con sede prevista a Bruxelles. Questo movimento mira a proteggere Kiev da potenziali cambiamenti politici, compreso un possibile ritorno di Donald Trump.

Tuttavia, l’idea affronta diverse sfide, inclusa la questione del finanziamento e la divisione del peso del sostegno tra gli alleati. Si discute se utilizzare le percentuali di contribuzione al bilancio Nato dei singoli Paesi o adottare una quota fissa del PIL. La proposta di Stoltenberg potrebbe risolvere questo problema, stabilendo un principio di condivisione tra gli alleati.

Intanto, l’Ucraina affronta una crescente pressione militare, con il presidente Volodymyr Zelensky che ha approvato una legge per ridurre l’età per la mobilitazione da 27 a 25 anni.

Mentre la Nato e i suoi alleati discutono le implicazioni di questa proposta, rimane da vedere come risponderà il governo russo e quale sarà l’impatto sulle dinamiche geopolitiche della regione.

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