By Il procuratore capo di Belluno, Paolo Luca, è in attesa della relazione sugli eventi avvenuti martedì nei Cadini di Misurina, dove si è verificata una vicenda quasi tragica con una valanga che ha coinvolto una ragazzina. La Procura sta considerando se aprire un fascicolo d’inchiesta nel caso in cui emergessero responsabilità.
Il rapporto, compilato dai militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Auronzo, sarà esaminato attentamente per valutare i passi successivi. Al momento non ci sono indagati nella vicenda, ma la Procura di Belluno potrebbe non essere l’unica autorità interessata all’incidente.
La comitiva coinvolta nell’incidente era composta da ragazzi partecipanti a un’uscita con sci d’alpinismo organizzata dal Club Alpino Italiano (CAI). L’incidente ha visto l’intervento dell’eliambulanza dell’Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, che ha trasportato la ragazza ferita all’ospedale San Martino di Belluno.
Un poliziotto del centro di addestramento alpino di Moena ha redatto un rapporto sull’intera vicenda, che potrebbe essere acquisito agli atti anche dalla Procura di Trento. Nel frattempo, si è tenuto un incontro al vertice della sezione CAI di Forni Avoltri, sezione coinvolta nell’organizzazione dell’uscita in montagna.
L’episodio solleva interrogativi sulla sicurezza e sulla responsabilità nell’organizzazione di attività in montagna, specialmente in considerazione delle condizioni meteorologiche e del rischio valanghe. Il presidente della giunta regionale del Veneto, Luca Zaia, ha sottolineato l’importanza di un approccio responsabile alla montagna e di rispettare le regole di sicurezza.
La vicenda potrebbe portare a una riflessione più ampia sulle misure di sicurezza e sulla gestione delle attività outdoor in montagna, allo scopo di prevenire incidenti e garantire la massima sicurezza per tutti i praticanti.
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