In quasi due terzi dei capoluoghi in cui si voterà alle prossime elezioni comunali, Pd e M5S sosterranno lo stesso candidato sindaco. Questo risultato, che potrebbe sembrare paradossale date le recenti contrapposizioni tra i due partiti, evidenzia la capacità di trovare accordi locali basati su interessi comuni e obiettivi condivisi.

Alcuni esempi significativi includono Lecce e Bari, dove Pd e M5S appoggiano lo stesso candidato sindaco, così come Verbania e Biella in Piemonte. Anche in altre regioni come l’Emilia-Romagna e il Molise, l’alleanza tra i due partiti sembra solida, con accordi in tutti i capoluoghi.

Tuttavia, ci sono anche eccezioni e sfide, come a Livorno dove il M5S cerca di conquistare la roccaforte rossa in alleanza con altri partiti di sinistra. In alcune città del Centro-Nord, come Bergamo, Cremona e Firenze, l’alleanza tra Pd e M5S vacilla, evidenziando le differenze regionali e locali nel mantenere l’unità politica.

In Sicilia, la situazione è complessa, soprattutto a Caltanissetta, dove il sindaco in carica è del M5S e l’accordo con il Pd sembra difficile da raggiungere.

In definitiva, il futuro dell’alleanza tra Pd e M5S potrebbe essere influenzato dai risultati delle elezioni comunali di giugno e dalle dinamiche locali. Tuttavia, i recenti accordi e le alleanze a livello locale suggeriscono che, nonostante le tensioni nazionali, ci sono ancora spazi per la collaborazione e la convergenza politica tra i due partiti.

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