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Il governo Meloni si trova di fronte a sfide finanziarie significative, rendendo meno probabile il mantenimento delle promesse elettorali. Oltre alle nuove regole fiscali europee, l’amministrazione deve affrontare il peso dei crediti derivati dal Superbonus e dai bonus edilizi, che si aggirano sui 219 miliardi di euro.

Il recente Documento di economia e finanza presentato dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, rivela un quadro tendenziale senza previsioni programmatiche chiare, lasciando incertezza su cosa sarà finanziabile e su cosa dovrà essere tagliato. L’obbligo di smaltire la “massa” dei crediti dei bonus edilizi nei prossimi anni, unito all’entrata in vigore delle nuove regole del Patto di stabilità e alla procedura di infrazione per deficit eccessivo, mettono ulteriormente sotto pressione le finanze pubbliche.
Il nuovo Patto di stabilità, che entrerà in vigore nel 2025, richiede agli Stati membri di concordare con la Commissione europea piani pluriennali per rispettare i parametri economici. Tuttavia, l’Italia attualmente supera ampiamente i limiti imposti, con un rapporto debito-Pil al 137,8% e un deficit confermato al 4,3%.
Nonostante gli sconti ottenuti dal governo Meloni, i costi a lungo termine non scompaiono e dovranno essere affrontati a partire dal 2027. La negoziazione dei dettagli del Patto di stabilità rappresenta un’altra sfida imminente per l’amministrazione.

Il peso dei Bonus Edilizi: un debito da 161 miliardi di Euro che Meloni non può ignorare

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