0

Il cuore di Bologna pulsa oggi con rabbia e determinazione mentre la città si unisce in un’imponente mobilitazione contro le tragedie sul luogo di lavoro. L’eco delle recenti morti alla centrale Enel di Bargi ha scatenato una feroce richiesta di giustizia e sicurezza da parte dei cittadini.

Il sindaco Matteo Lepore, in testa al corteo, agita un cartello che urla “Basta morti sul lavoro”, simbolo della determinazione della città nel porre fine a questa piaga. La partecipazione alla manifestazione è massiccia: già prima delle 9 del mattino, la piazza XX Settembre è gremita di persone determinate a far sentire la propria voce.

La richiesta di giustizia è un grido unanime che unisce tutte le forze politiche e istituzionali presenti, in una dimostrazione di solidarietà e impegno verso i lavoratori e le loro famiglie. Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, si unisce alla manifestazione per esprimere il sostegno della regione a questa causa cruciale.

La ferita provocata dalle recenti tragedie sul lavoro sanguina ancora fresca e le parole d’ordine dei manifestanti risuonano potenti: “Adesso basta” e “Stop morti sul lavoro”. Michele Bulgarelli, segretario della Cgil di Bologna, denuncia con fermezza la deresponsabilizzazione delle aziende coinvolte e ribadisce la necessità di una risposta immediata e concreta.

Bologna non si ferma oggi: il corteo, che conta almeno 1500 persone e continua a crescere, si snoda attraverso le strade della città, portando avanti un messaggio chiaro e forte. È il momento di porre fine alle morti sul lavoro e garantire un ambiente lavorativo sicuro per tutti.

Le ultime notizie in diretta dal Panorama Inter e Intra Nazionale.


Incidente a Merate: Ragazza Investita e Soccorsa d’Urgenza

Previous article

Suviana: racconto del sopravvissuto: la maglia che ha salvato Nicholas

Next article

You may also like

Comments

Comments are closed.

More in Lavoro