0

Nicholas Bernardini, un giovane lavoratore di 25 anni, è tra i pochi sopravvissuti all’esplosione che ha scosso la centrale idroelettrica di Bargi. Il suo racconto, veicolato attraverso le parole commosse di suo padre Vittorino, rivela un momento di puro istinto di sopravvivenza.

“Mio figlio è riuscito a risalire dopo il botto, è corso fuori insieme ai suoi colleghi coprendosi il viso con una maglia. È così che non ha riportato danni ai polmoni”, racconta con un misto di gratitudine e preoccupazione il padre di Nicholas. Questa semplice azione, quella di utilizzare una maglia come protezione improvvisata, ha potuto fare la differenza tra la vita e la morte.

Nicholas, nonostante la sua giovane età, ha vissuto un’esperienza traumatica che ha lasciato segni profondi nel suo animo. Il suo rifiuto di parlare dell’accaduto, persino con i suoi cari, riflette lo shock e la difficoltà di elaborare un evento così devastante. Il padre, arrivato al suo fianco durante le cure mediche, ha trovato conforto nel semplice atto di abbracciarsi e piangere insieme al figlio, senza bisogno di parole.

Mentre Nicholas si riprende dall’esperienza, le ricerche dei quattro lavoratori dispersi continuano senza sosta nella centrale idroelettrica di Bargi. I vigili del fuoco, dopo aver affrontato rischi idraulici, proseguono con determinazione le operazioni di ricerca. Tuttavia, finora non sono emersi esiti positivi.

A Bologna, nel frattempo, si svolge un corteo contro le morti sul lavoro, testimoniando la solidarietà e la volontà di agire affinché tragedie come quelle di Suviana non si ripetano.

Le ultime notizie in diretta dal Panorama Inter e Intra Nazionale.


Sciopero Generale a Bologna, mobilitazione contro le morti sul lavoro: ” Suviana ferita aperta”

Previous article

Pm condannati per violenza privata sospesi: giustizia tarda, ma arriva

Next article

You may also like

Comments

Comments are closed.