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Patrizia Ficicchia, 61 anni, presidente della cooperativa “La Rocca di Cefalù”, è stata arrestata con l’accusa di sfruttamento del lavoro insieme ad altre quattro persone. La cooperativa gestisce le attività di istruzione secondaria di secondo grado in due istituti paritari della provincia.

L’inchiesta condotta dai carabinieri ha rivelato che la cooperativa avrebbe costretto il personale Ata e i docenti a lavorare più del dovuto, con la promessa di accumulare punti utili per le graduatorie o di ottenere compensi aggiuntivi. In alcuni casi, i lavoratori sarebbero stati addirittura obbligati a restituire parte dello stipendio ricevuto.
Le indagini, avviate nel gennaio 2023, hanno rivelato le modalità di assunzione e impiego del personale in condizioni di sfruttamento, in violazione della contrattazione nazionale. Le vittime sarebbero state minacciate e costrette a lavorare in modo sproporzionato rispetto agli accordi contrattuali.
Il gip Gregorio Balsamo ha disposto anche il sequestro di 63.500 euro trovati nelle abitazioni degli indagati, accusati di sfruttamento del lavoro ed estorsione. I soldi sono stati rinvenuti anche all’interno degli istituti paritari gestiti dalla cooperativa.
L’arresto di Ficicchia e le misure adottate dal gip evidenziano la gravità delle accuse e l’importanza di contrastare il fenomeno dello sfruttamento lavorativo.

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