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Il debito pubblico italiano ha segnato un aumento a febbraio, raggiungendo la cifra di 2.872 miliardi di euro, secondo i dati rilasciati dalla Banca d’Italia.

Tale incremento, pari a 22,9 miliardi rispetto al mese precedente, è principalmente attribuibile al fabbisogno e all’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro, che hanno contribuito con 14,1 miliardi e 8,6 miliardi rispettivamente.
Le entrate tributarie, registrate nel bilancio dello Stato per lo stesso mese, hanno evidenziato un aumento del 13,2%, arrivando a 39,4 miliardi di euro, con un incremento di 4,6 miliardi rispetto all’anno precedente.
È interessante notare che l’aumento del debito è principalmente riconducibile alle amministrazioni centrali, mentre quello delle amministrazioni locali e degli enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato.
Questi dati evidenziano la complessità della situazione economica italiana, con il debito pubblico che continua a rappresentare una sfida significativa per il paese, nonostante alcuni segnali positivi come la crescita del PIL e il calo dell’inflazione.
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