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L’inflazione ha causato una diminuzione della spesa reale nella sanità e nella Pubblica Amministrazione, con un calo del 6,2% e del 4% rispettivamente nel confronto tra il periodo 2021-2024.

Anche le uscite per consumi intermedi sono diminuite del 3,4% in termini reali. Settori come la previdenza, gli interessi passivi e gli investimenti per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) hanno subito un aumento superiore ai prezzi.

L’effetto dell’inflazione sui conti pubblici è simile a quello di una droga: inizialmente positivo per la riduzione del valore reale del debito pubblico e la diminuzione del suo peso sul Pil nominale, ma successivamente genera pesanti conseguenze. Queste includono un aumento degli interessi passivi e una stretta sulla spesa effettiva, compromettendo il finanziamento di diverse voci di spesa.
Il Documento di economia e finanza 2024, attualmente all’esame delle Camere, fornisce un’analisi approfondita degli effetti inflattivi nel periodo 2022-2023, evidenziando la necessità di affrontare le sfide economiche a lungo termine.

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