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Francesco Lollobrigida, cognato d’Italia e figura chiave al Vinitaly, ha aperto il dibattito criticando la tendenza internazionale del vino senza alcol. Secondo lui, se un prodotto non contiene alcol, non dovrebbe essere chiamato “vino”, ma piuttosto “bevanda a base di uva”.

Lollobrigida ha espresso le sue opinioni in un contesto di festa e affari, dove il Vinitaly ha aperto le porte a migliaia di espositori e acquirenti.

Lollobrigida ha sottolineato l’importanza di mantenere la precisione nel linguaggio, riflettendo sull’identità e la tradizione del vino italiano. Ha avvertito sui possibili effetti negativi sul mercato e ha sollevato la questione della conformità alle norme europee.

Nel contesto politico e culturale del Vinitaly, la presenza della premier Giorgia Meloni ha aggiunto un ulteriore spessore al dibattito. Lollobrigida ha enfatizzato l’importanza di difendere l’Italia del vino e ha sottolineato la necessità di affrontare le sfide economiche e sociali del settore.

Il dibattito sulla definizione del vino e la difesa dell’identità italiana nel contesto europeo ha animato le discussioni al Vinitaly, evidenziando l’importanza culturale e economica del settore vinicolo nel panorama nazionale.

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