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La minaccia della Russia alla sicurezza sottomarina mette a rischio la vita di quasi un miliardo di persone in Europa e Nord America, secondo l’allarme lanciato dall’ammiraglio Didier Maleterre, vice comandante del Comando marittimo della Nato (Marcom).

I cavi sottomarini, essenziali per le comunicazioni e l’energia dell’Europa, sono diventati il bersaglio della “guerra ibrida” russa, che mira a destabilizzare l’economia europea.
Gli attacchi recenti ai gasdotti nel Baltico evidenziano questa minaccia, con sabotaggi su Nord Stream 1 e 2 e Balticconnector, anche se l’origine di questi attacchi rimane incerta. Maleterre sottolinea la vulnerabilità delle infrastrutture sottomarine, soprattutto perché gran parte di esse è stata sviluppata privatamente e non progettata per resistere a questa forma di guerra.
La Nato sta intensificando la sorveglianza delle acque interessate, ma proteggere ogni tratto di infrastruttura è difficile. Tuttavia, l’istituzione di un centro dedicato alla sicurezza sottomarina e l’uso dell’intelligenza artificiale per monitorare le attività sospette sono passi cruciali verso la protezione delle infrastrutture vitali.

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