0

Dopo gli scontri avvenuti martedì all’università La Sapienza di Roma, alcuni studenti hanno intensificato le proteste incatenandosi e dichiarando uno sciopero della fame. La tensione è alta dopo che la polizia ha arrestato due studenti in seguito agli scontri per la richiesta di interrompere gli accordi con gli atenei israeliani.

Gli studenti incatenati hanno emesso un appello, sottolineando la necessità di un cambiamento riguardo alla politica del Paese verso il conflitto israelo-palestinese. Affermano che il loro gesto, effettuato di fronte al rettorato della più grande università d’Europa, è un tentativo di spingere per una revisione delle politiche italiane in merito al genocidio e alla pace.
Nel frattempo, i collettivi studenteschi si sono riuniti al Tribunale di Roma per protestare contro gli arresti dei loro compagni. L’accusa nei confronti degli arrestati include resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. La manifestazione, partita da La Sapienza, ha portato alla richiesta di una risposta immediata alle richieste degli studenti e alla condanna della violenza perpetrata contro di loro.
Il segretario generale Fsp Polizia di Stato, Valter Mazzetti, ha condannato fermamente gli scontri, esprimendo solidarietà ai poliziotti feriti e chiedendo provvedimenti più severi contro chiunque attacchi le forze dell’ordine. Ha sottolineato la necessità di leggi che garantiscano una distanza minima tra i manifestanti e gli agenti di polizia per prevenire ulteriori violenze.

Corrado Augias condanna la decisione del francobollo su Silvio Berlusconi

Previous article

Matteo Salvini rivela retroscena su Mario Draghi nel suo nuovo libro “Controvento”

Next article

You may also like

Comments

Comments are closed.

More in News