La candidatura di Ilaria Salis alle elezioni europee con l’Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) solleva interrogativi sul suo possibile beneficio dall’immunità e sul destino della sua detenzione in Ungheria. Paragonabile ai casi di Enzo Tortora e Toni Negri, la candidatura di Salis potrebbe fungere da mezzo per ottenere la scarcerazione immediata.

Le regole europee prevedono l’immunità per gli eletti, ma la sua efficacia è incerta poiché le accuse si riferiscono a fatti precedenti. Se eletta, Salis dovrebbe essere liberata prima che la magistratura ungherese richieda un nuovo arresto e la prosecuzione del processo. Tuttavia, il precedente di Oriol Junqueras Vies solleva dubbi sull’applicazione effettiva dell’immunità.

La candidatura di Salis potrebbe anche portare reazioni negative in Ungheria, alimentando propaganda filogovernativa. Tuttavia, la sua elezione potrebbe offrirle un’opportunità per ottenere giustizia e libertà.

Ilaria Salis è diventata simbolo di una battaglia per i diritti e la giustizia, e il suo destino politico può influenzare il futuro delle relazioni tra Stati membri dell’Unione Europea.

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