L’amministrazione Biden sta considerando una nuova fornitura di armi a Israele, del valore di oltre un miliardo di dollari. Questa notizia arriva mentre il Wall Street Journal, citando fonti statunitensi, riferisce che tale fornitura includerebbe munizioni per carri armati, colpi di mortaio e veicoli militari.

Se confermata, questa sarebbe una delle maggiori forniture di armi fatte a Israele sin dall’inizio del conflitto con Hamas lo scorso ottobre.

Tuttavia, mentre Israele si prepara a ricevere questo possibile rinforzo, il deputato iraniano Mahmoud Abbaszadeh Meshkini avverte Israele di aver compiuto un “errore pericoloso” giocando con il fuoco. Queste tensioni sono ulteriormente amplificate dalle critiche del capo dell’opposizione israeliana Yair Lapid al ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir, che ha definito “imperdonabile” il suo commento sul presunto attacco israeliano in Iran.

Intanto, le recenti esplosioni a Isfahan, in Iran, sollevano interrogativi sulla possibilità di una resistenza interna o di un attacco dimostrativo per imbarazzare il regime. L’uso dei quadricotteri da parte di Israele per colpire l’Iran aggiunge un ulteriore elemento di complessità a questa situazione già tesa.

Mentre gli Stati Uniti valutano la loro posizione e Israele rafforza le sue difese, la regione rimane in uno stato di instabilità e incertezza.

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