Dopo anni di attesa, il 26 ottobre segnerà un momento epocale per la cultura ravennate: Palazzo Guiccioli, lungamente chiuso, riaprirà le sue porte trasformandosi in un magnifico Complesso Museale.

Curato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, questo gioiello restaurato accoglierà tre prestigiosi musei: il Museo Byron, il Museo del Risorgimento e il Museo delle Bambole – Collezione Graziella Gardini Pasini.

La scelta della data di apertura non è casuale, richiamando l’importante Incontro di Teano del 1860 tra Garibaldi e Vittorio Emanuele II, evento cardine del Risorgimento italiano. Questa iniziativa culturale rappresenta un investimento significativo, sia economico che culturale, per la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Il restauro di Palazzo Guiccioli, un edificio che ha vissuto momenti gloriosi nel Settecento e nell’Ottocento, è stato un processo lungo e impegnativo.

Oltre alla sua bellezza architettonica, Palazzo Guiccioli diventerà una tappa fondamentale per chiunque desideri conoscere meglio la storia locale e nazionale. Il Museo Byron, unico al mondo dedicato al celebre poeta romantico, promette di attirare turisti da tutto il mondo. Il Museo del Risorgimento ospiterà una vasta collezione di cimeli legati alla lotta per l’indipendenza italiana, tra cui i preziosi oggetti garibaldini donati dalla Fondazione Bettino Craxi e dalla Fondazione Spadolini Nuova Antologia.

Infine, il Museo delle Bambole – Collezione Graziella Gardini Pasini offrirà un’affascinante incursione nel mondo delle bambole dell’Ottocento, presentando una delle collezioni più importanti d’Europa. Questo nuovo polo culturale non solo arricchirà il patrimonio artistico e storico di Ravenna, ma diventerà anche un’attrazione imperdibile per i visitatori nazionali e internazionali.

Le prossime tappe verso l’apertura ufficiale sono già state fissate, con eventi e mostre che celebreranno l’importanza di Palazzo Guiccioli nella storia e nella cultura di Ravenna. Questo progetto ambizioso è stato reso possibile grazie alla collaborazione e alla dedizione di numerose istituzioni e persone, dimostrando il grande valore della cooperazione nel preservare e valorizzare il nostro patrimonio culturale.

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