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Il panorama politico della Basilicata è stato scosso da un’imprevista ondata centrista, con Marcello Pittella e Mario Polese che hanno giocato un ruolo determinante nel cambiare le carte in tavola.

Pittella, ex esponente del Partito Democratico, ha orchestrato una strategia di vendetta politica contro il suo ex partito, portando il suo sostegno al candidato governatore del centrodestra, Vito Bardi, sotto l’insegna di Azione. Questa mossa ha segnato una svolta cruciale, con le due liste centriste che hanno raggiunto quasi il 15% dei voti complessivi.

Il successo di Pittella è stato frutto di un lavoro lungimirante e meticoloso, basato sull’approccio tradizionale della politica porta a porta, che ha dimostrato di essere ancora efficace nel territorio lucano. Pittella ha saputo raccogliere consensi personali, sfruttando il suo contatto diretto con gli elettori e guadagnandosi oltre 7 mila preferenze, nonostante la sua rottura politica con il fratello Gianni, anch’egli una figura di spicco nel panorama politico della regione.

D’altra parte, il contributo di Mario Polese, ex consigliere regionale passato da Italia Viva, ha ulteriormente consolidato il successo del centro. Grazie alla sua attività politica mirata e all’appoggio del movimento civico Orgoglio Lucano, Polese è riuscito a ottenere oltre 18 mila voti, giocando un ruolo chiave nel raggiungimento del 7% complessivo.

In questo scenario politico in evoluzione, è evidente che il centro ha acquisito un ruolo centrale, ponendo le basi per una possibile rivalutazione delle strategie politiche nazionali. La Basilicata, con il suo inaspettato boom centrista, potrebbe essere il terreno di prova per nuove alleanze e coalizioni politiche, rimanendo un elemento da osservare attentamente nelle prossime elezioni europee.

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