Ancora una volta, le polemiche si accendono attorno alla Rai, questa volta focalizzate sulle frequenze radiofoniche. Durante la trasmissione “Radio Anch’io” su Radio 1, il conduttore Giorgio Zanchini ha posto una domanda controversa alla Senatrice di Fratelli d’Italia, Ester Mieli: “Lei è ebrea?”.

La domanda è giunta durante una discussione sulle proteste degli studenti universitari italiane contro il conflitto in corso in Palestina, suscitando reazioni immediate.

La deputata Augusta Montaruli ha segnalato il fatto in commissione di Vigilanza Rai, definendolo “un caso gravissimo”, quasi “antisemitico”. Le reazioni non si sono fatte attendere, soprattutto da parte della destra politica. Il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha definito l’episodio “inquietante”, sottolineando la gravità di collegare l’opinione di una persona alla sua religione.

Anche il ministro della cultura, San Giuliano, ha condannato l’accaduto, rimarcando il riferimento alle pagine oscure della storia del Novecento. Solidarietà è giunta anche dalle fila di Azione, con Mariastella Gelmini che ha definito l’episodio “grave e inaccettabile”, chiedendo chiarimenti da parte della Rai.

Anche il Partito Democratico si è espresso attraverso la deputata Lia Quartapelle, esprimendo solidarietà verso la Senatrice Mieli e denunciando la presenza di pregiudizi antisemiti radicati nel dibattito pubblico.

L’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, ha contattato personalmente la Senatrice Mieli per scusarsi per l’accaduto durante la trasmissione “Radio Anch’io”.

L’episodio ha sollevato un’ondata di indignazione e ha riacceso il dibattito sull’equità e il rispetto nel trattamento dei temi sensibili nei media pubblici.

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