I sondaggi riservati sgonfiano le preoccupazioni attorno al presunto 3% che avrebbe segnato la deriva della Lega con la candidatura di Vannacci alle elezioni europee.

Da una parte, i risultati indicano una prospettiva diversa, escludendo l’impatto negativo precedentemente temuto.

Dall’altra, senza il sostegno dei leghisti, contrari alla presenza di Vannacci in lista (soprattutto da figure come Romeo e Molinari), Salvini mostra un palpabile timore di sconfitta e di un’ombra imminente sul suo futuro politico.

La situazione si infiamma mentre il generale si ritrova a dover fronteggiare una sfida imprevista e a cercare strategie per evitare un’esclusione definitiva dal palcoscenico politico. Le tensioni sono alte, e il destino della Lega pende ora su un filo sottile.

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