La presidenza italiana del G7 sta mettendo in primo piano l’importanza dell’etica nell’intelligenza artificiale, annunciando la partecipazione di Papa Francesco alla discussione. Questo segna un momento storico, poiché sarà la prima volta che un pontefice parteciperà a un vertice del G7.

La premier Giorgia Meloni ha sottolineato l’importanza di coinvolgere il pontefice nella definizione di un quadro regolatorio ed etico per l’intelligenza artificiale. Questo annuncio arriva in concomitanza con la presentazione della “Rome Call for AI Ethics” promossa dalla Santa Sede, che cerca di applicare un’etica agli algoritmi.

Meloni ha evidenziato la complessità dell’intelligenza artificiale, riconoscendo le sue potenzialità e i suoi rischi. È convinta che la presenza di Papa Francesco possa contribuire in modo significativo a sviluppare meccanismi di governance che mantengano al centro la persona umana.

La partecipazione del pontefice alla sessione dedicata all’intelligenza artificiale durante il vertice del G7 è un segnale di apertura anche ai Paesi non membri, sottolineando l’importanza di un dialogo globale su questa tematica cruciale.

In conclusione, il coinvolgimento di Papa Francesco nel dibattito sull’intelligenza artificiale durante il G7 rappresenta un passo significativo verso la definizione di normative etiche e regolatorie che pongano l’essere umano al centro di questa tecnologia sempre più pervasiva.

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