Il confronto tra le azioni degli Houthi nel Mar Rosso e le teorie della Jeune École della Marine Nationale francese del XIX secolo offre una prospettiva illuminante sulla natura della guerra marittima e del traffico commerciale.

Come gli studiosi della Jeune École, gli Houthi mirano a rendere economicamente insostenibile e pericolosa la navigazione nemica, piuttosto che affondare un gran numero di navi mercantili.

L’uso di droni commerciali economici dagli Houthi, abbattuti da missili costosi, ricorda la strategia della Jeune École che preferiva attaccare con piccole unità contro grandi navi commerciali. Il risultato è un aumento dei premi assicurativi per le navi che percorrono rotte strategiche, come quella di Bab el-Mandeb nel Mar Rosso.

Tuttavia, la storia dimostra che tali tentativi di sabotaggio delle rotte marittime vengono spesso contrastati dalla resistenza economica e dalla capacità di difesa delle potenze navali tradizionali. Una risposta potenziale a questa guerra di corsa è l’abbattimento dei costi per la difesa della libertà di navigazione, ad esempio tramite l’uso dell’artiglieria navale anziché missili costosi.

L’esempio della Marina Militare italiana e della Marine Nationale francese, che hanno abbattuto droni Houthi con l’artiglieria navale tradizionale, dimostra l’efficacia di questa strategia. Questo approccio potrebbe essere particolarmente rilevante per i paesi con risorse limitate che desiderano mantenere un ruolo di primo piano nella sicurezza marittima.

In conclusione, il confronto tra le azioni degli Houthi e le teorie della Jeune École evidenzia l’importanza della strategia e della tattica nella guerra marittima e offre spunti interessanti per affrontare le sfide contemporanee nel traffico commerciale marittimo.

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