0

Una trentina di vigili di Roma, i “caschi bianchi”, hanno deciso di alzare la voce contro la procedura delle progressioni verticali, minacciando ricorsi legali contro quello che definiscono “una procedura farsa”.

La disputa si concentra sulle selezioni per le promozioni che consentirebbero ai vincitori di passare da istruttore a funzionario, una possibilità che non si verificava da quattordici anni.

Dopo la selezione, che ha attirato oltre 2500 candidature per 690 avanzamenti, è scoppiata la polemica sulla trasparenza dei criteri di valutazione. In particolare, molti si sono lamentati del colloquio, che è stato definito “troppo discrezionale”, nonostante il parere favorevole dell’Aran.

Attualmente, una trentina di vigili ha già contattato uno studio legale per avviare un ricorso presso il Tar del Lazio, e si prevede che il numero aumenterà. L’avvocato Iole Urso ha spiegato che l’obiettivo del ricorso è dimostrare che la procedura concorsuale è stata manipolabile e che è necessario un ripensamento con criteri oggettivi e trasparenti.

Molti vigili hanno descritto colloqui confusi e assegnazioni di punteggi caotiche, mentre altri si sono sentiti esclusi dal processo nonostante la loro esperienza e competenza. L’ex assessore al Personale, Antonio De Santis, ha commentato che le modalità di selezione hanno generato malcontento tra i dipendenti, evidenziando un’altra occasione persa per migliorare le condizioni lavorative del personale comunale.

**Le ultime notizie in diretta dal Panorama Inter e Intra Nazionale.**


Fiumicino, salvataggio in mare: nonno e nipote incagliati salvati dalla guardia costiera

Previous article

Jannik Sinner: Il conflitto tra ambizione e cura della salute, parla Panatta

Next article

You may also like

Comments

Comments are closed.

More in Cronaca