Un’indagine su presunti voti comprati durante le elezioni comunali di Cercola ha portato all’arresto di sette persone, tra cui membri del clan De Micco. L’organizzazione criminale avrebbe creato una struttura ben definita per influenzare i risultati elettorali, offrendo denaro in cambio di voti.

Secondo le indagini, i voti erano venduti a 30 euro al primo turno e 20 euro al secondo. Sabino De Micco, attualmente consigliere di Fdi a Napoli, è tra gli arrestati, insieme ad altri membri della famiglia De Micco e associati.

L’indagine è stata avviata grazie a una segnalazione dei vigili urbani di Cercola, che ha evidenziato comportamenti sospetti durante le elezioni. Antonietta Ponticelli, candidata della lista “Europa Verde” e figlia di un capo clan locale, è stata coinvolta nel tentativo di ottenere voti tramite deleghe irregolari.

Gli arrestati avrebbero investito 1800 euro per ottenere un pacchetto di 60 voti, con l’obiettivo di favorire il candidato di centrosinistra Antonio Silvano. L’operazione è stata descritta come una cooperazione tra politica e criminalità organizzata per influenzare l’esito delle elezioni.

Nonostante il coinvolgimento dei De Micco e delle altre persone arrestate, il giudice non ha stabilito un collegamento diretto tra l’elargizione di denaro e la vittoria del candidato Silvano al primo turno. Tuttavia, l’indagine ha evidenziato una presunta collaborazione tra i fratelli De Micco e le associazioni criminali nell’area.

La vicenda ha sollevato interrogativi sulla trasparenza del processo elettorale e ha portato alla luce il coinvolgimento della criminalità organizzata nella politica locale. Resta da vedere quali altre conseguenze avrà questo scandalo sul panorama politico di Cercola e sulle prossime elezioni.

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