Due criminali russi, noti per i loro efferati crimini, sono stati rilasciati dal carcere e inviati al fronte per combattere in Ucraina.

Uno dei due, Dmitriy Malyshev, soprannominato il “rubacuori”, è stato condannato nel 2015 per aver ucciso un uomo e averne mangiato il cuore fritto. Il secondo, Alexander Maslennikov, è stato condannato nel 2017 per l’omicidio di due giovani donne, che ha poi smembrato.

Questi crimini agghiaccianti si aggiungono alle atrocità della guerra in corso. Nonostante i loro passati orrori, se sopravviveranno al conflitto, potrebbero tornare in libertà. Una foto dei due sorridenti insieme è stata diffusa dai media ucraini, sottolineando l’assurdità della situazione.

Entrambi i criminali hanno confermato di aver firmato un contratto di arruolamento nell’esercito nel 2023, permettendo loro di lasciare temporaneamente il carcere per combattere. Malyshev ha anche condiviso messaggi omofobici, evidenziando le sue idee retrive.

Questa notizia sconcertante getta luce sulle complesse dinamiche della guerra in Ucraina e solleva domande sulla giustizia e sulle decisioni politiche che permettono a individui così pericolosi di essere rilasciati. La brutalità di questi criminali e la loro partecipazione al conflitto alimentano il già acceso dibattito sulla guerra e sulla moralità delle azioni umane.

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