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La Corte Costituzionale ha emesso una sentenza rilevante riguardante la legge della Regione Puglia sui parcheggi pubblici. L’articolo 4 della legge regionale è stato dichiarato incostituzionale per via dell’esclusione dalle procedure di valutazione ambientale e paesaggistica per le aree di parcheggio temporaneo.

La Consulta ha stabilito che questa disposizione viola la competenza legislativa esclusiva dello Stato in materia di tutela dell’ambiente e dei beni culturali. La legge regionale, infatti, introduceva una deroga al codice dei beni culturali e del paesaggio, sostituendosi al legislatore statale nella determinazione delle autorizzazioni paesaggistiche.

Inoltre, l’esclusione dalla valutazione ambientale è stata considerata in contrasto con le normative nazionali, poiché non prevedeva limiti alla capienza dei parcheggi. Questo avrebbe consentito la realizzazione di parcheggi di grandi dimensioni senza alcuna verifica di impatto ambientale, violando lo standard di tutela dell’ambiente fissato dallo Stato.

La Corte ha sottolineato che le regioni non hanno il potere di decidere quali siano i presupposti per escludere le verifiche di impatto ambientale, in quanto questo equilibrio è fissato dallo Stato per garantire una tutela adeguata dell’ambiente.

Questa sentenza rappresenta un importante chiarimento sui limiti della competenza legislativa regionale in materia ambientale e sottolinea l’importanza dello standard nazionale di tutela dell’ambiente.

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