Antonio Rossi, ex campione olimpico di canoa, ha condiviso un’intensa testimonianza sulla sua esperienza durante un infarto avvenuto durante una gara in bicicletta.

Rossi, plurimedagliato atleta, si trovava a partecipare alla Granfondo Pinarello a Conegliano quando ha avvertito i primi sintomi. Pur sentendosi male, ha esitato a chiamare i soccorsi, temendo di preoccupare gli altri e di interrompere la gara.

L’episodio ha segnato profondamente Rossi, che ha ora una nuova prospettiva sulla vita e sulla fragilità del corpo umano. Nonostante i successi nel mondo dello sport, ammette di non aver mai creduto di avere un grande talento fisico, ma ha compensato con un impegno straordinario, lavorando più degli altri e alzando l’asticella per se stesso e per gli altri atleti.

Oggi, collabora con il Comitato Olimpico Milano-Cortina 2026, impegnandosi nel management sportivo. Tuttavia, il suo percorso non è stato privo di sfide, come la difficile decisione di allontanarsi dalla canoa per dedicarsi ad altri ambiti e il confronto con la propria fama e immagine pubblica.

La storia di Antonio Rossi è un monito sulla fragilità umana e sull’importanza di ascoltare il proprio corpo e chiedere aiuto quando necessario. È anche un esempio di resilienza e rinascita, mostrando come anche dopo un momento di crisi si possa trovare la forza per ricominciare. La sua testimonianza ispira ad affrontare le sfide della vita con coraggio e determinazione.

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