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La protesta dei tifosi del Milan non accenna a diminuire. Dopo il silenzio osservato durante la partita della settimana scorsa contro il Genoa, i sostenitori rossoneri continueranno il loro sciopero del tifo anche nella sfida contro il Cagliari, in programma domani al Meazza.

La decisione di non esporre striscioni e bandiere è parte di una protesta più ampia nei confronti della società, come dichiarato dagli esponenti della Curva Sud in una fanzine distribuita allo stadio la scorsa settimana.

La motivazione di questa protesta silenziosa è chiara: i tifosi si sentono delusi da una stagione mediamente eccessiva, culminata con l’eliminazione dalla Europa League e con la mancanza di una chiara comunicazione da parte della dirigenza nei confronti della tifoseria. Sentono di aver dato il massimo supporto alla squadra, solo per vedere delusioni e mancanza di risultati all’ultimo momento.

La decisione di astenersi dal mostrare il tradizionale sostegno visivo durante le partite non è stata facile, ma i tifosi sentono che è giusto far capire alla società quanto sia importante rispondere con azioni concrete alle aspettative della tifoseria. Vogliono vedere il Milan tornare ai fasti di due anni fa, quando la squadra e i tifosi erano uniti nella conquista dello scudetto.

La lettera dei tifosi si conclude con un monito alla dirigenza: è arrivato il momento di rispondere con fatti concreti alle richieste e alle domande della tifoseria milanista, altrimenti rischiano di perdere il supporto incondizionato di un popolo che ha sempre il Milan nel cuore.

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