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Il governo italiano ha presentato le linee guida per la riorganizzazione del settore dei carburanti.

Le principali novità riguardano l’introduzione di incentivi per gli impianti green e l’adozione del QR code al posto del prezzo medio. La trasformazione green prevede finanziamenti fino al 50% delle spese sostenute, con un massimo di 60.000 euro, e incentivi aggiuntivi per la costruzione o ristrutturazione di edifici in aree con impianti dismessi.

Al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), si è tenuto un incontro con le associazioni di categoria per anticipare i contenuti del disegno di legge (ddl) di riordino del settore. Il ministro Adolfo Urso ha sottolineato l’importanza del provvedimento, atteso da tempo dalle categorie produttive. Secondo Urso, questa legge migliorerà la qualità dei punti vendita, regolando la contrattazione con le aziende petrolifere e favorendo la transizione verso l’elettrico.

Le linee guida del ddl si concentrano su quattro punti chiave: regolamentazione delle autorizzazioni, disciplina dei rapporti contrattuali, modifica delle disposizioni sui prezzi e razionalizzazione della rete distributiva. Il sottosegretario Massimo Bitonci ha evidenziato che le nuove autorizzazioni arriveranno entro 90 giorni e saranno subordinate alla distribuzione di almeno un prodotto diverso dai combustibili fossili.

Il presidente dell’Unem, Gianni Murano, ha accolto positivamente il progetto di riforma, evidenziando la necessità di valutare i dettagli per apprezzarne appieno gli indirizzi. Anche i sindacati hanno espresso un giudizio preliminare favorevole, pur riservandosi di valutare attentamente il provvedimento una volta disponibile.

Queste misure rappresentano un passo significativo verso un settore dei carburanti più sostenibile e moderno, rispondendo alle esigenze di una transizione ecologica sempre più urgente.

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