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Nuove rivelazioni emergono sul coinvolgimento di Michele Emiliano nell’arresto imminente del suo ex assessore Pisicchio.

Gli sms tra il governatore e il suo stretto collaboratore, emersi durante l’interrogatorio del 16 aprile, gettano luce su una vicenda intricata.

Il primo avvertimento giunge a Pisicchio il 5 aprile, con un messaggio di Emiliano che lo invita a un incontro urgente il giorno successivo. Durante la riunione, Emiliano menziona voci su possibili azioni legali contro Pisicchio e gli suggerisce le dimissioni.

Tuttavia, Pisicchio rassicura Emiliano. Nonostante gli avvertimenti, l’ordinanza di custodia cautelare viene ritirata dopo essere stata depositata, ma la pressione su Pisicchio continua. Emiliano minaccia le dimissioni se Pisicchio non si dimette spontaneamente, e poche ore dopo la sua revoca è ufficializzata.

Le circostanze sollevano interrogativi sulle conoscenze di Emiliano riguardo all’arresto imminente. Il deputato di Forza Italia, Mauro D’attis, solleva dubbi sulla fonte delle informazioni di Emiliano, cui quest’ultimo risponde richiedendo prove di archiviazione che Pisicchio non fornisce.

Questi sviluppi mettono in luce tensioni e sospetti all’interno del governo regionale, sollevando domande sulla trasparenza e l’etica nelle nomine e nelle decisioni politiche.

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