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A Lodi, la Questura ha installato un “pulsante antiaggressione” nel pronto soccorso del nosocomio cittadino per proteggere il personale sanitario da violenze e aggressioni.

Questa iniziativa è stata presa dopo numerosi episodi che hanno messo in pericolo i sanitari. L’installazione del pulsante è stata possibile grazie a un accordo tra la Questura e la direzione dell’Azienda socio-sanitaria territoriale di Lodi.

Il pulsante antiaggressione, collegato tramite teleallarme alla centrale operativa, permette di attivare immediatamente le pattuglie in servizio nel territorio. Questo sistema garantisce un intervento rapido, superando i tempi spesso lunghi necessari per contattare il numero di emergenza 112. La sua implementazione mira a incrementare la sicurezza e la prevenzione di episodi di violenza nel pronto soccorso.

Il nuovo servizio, già operativo dopo le necessarie prove tecniche, rappresenta un valido supporto per la sicurezza degli operatori sanitari. Questi professionisti, come le forze dell’ordine, svolgono un’importante attività di aiuto e soccorso alla cittadinanza. La loro protezione è stata recentemente riconosciuta e supportata anche da una nuova normativa che tutela il personale socio-sanitario.

Questa iniziativa dimostra l’impegno delle autorità nel garantire un ambiente di lavoro sicuro per chi opera in prima linea per la salute e la sicurezza pubblica. La collaborazione tra istituzioni è fondamentale per affrontare e prevenire situazioni di pericolo, assicurando un pronto intervento e una maggiore serenità per i professionisti del settore sanitario.

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