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La procura di Milano ha aperto un’inchiesta per corruzione in merito agli appalti per lo sviluppo dei servizi digitali per i Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026.

Le perquisizioni della guardia di finanza si sono svolte sia nella sede della Fondazione Milano-Cortina 2026, sia a Orvieto, presso la società Quibyt, ex Vetrya.

Quibyt, infatti, è finita nel mirino dei pubblici ministeri dopo aver vinto alcune gare per i servizi digitali legati all’evento olimpico. L’inchiesta coinvolge tre indagati per corruzione e turbativa: l’ex amministratore delegato della Fondazione Milano-Cortina, Vincenzo Novari, un altro ex dirigente della Fondazione e il rappresentante legale di Quibyt.

Le indagini sono partite dopo segnalazioni di possibili irregolarità negli appalti, con l’obiettivo di fare chiarezza su eventuali episodi di corruzione e turbativa d’asta. La guardia di finanza ha eseguito le perquisizioni per acquisire documenti e prove che potrebbero confermare le accuse.

Questa inchiesta rappresenta un ulteriore colpo per la preparazione dei Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026, già alle prese con altre sfide organizzative. Gli sviluppi dell’indagine sono attesi con grande interesse, poiché potrebbero avere ripercussioni significative sull’organizzazione dell’evento e sull’immagine delle istituzioni coinvolte.

Le autorità competenti continuano a lavorare per garantire trasparenza e legalità nella gestione degli appalti pubblici, un aspetto cruciale per il successo di manifestazioni di portata internazionale come le Olimpiadi.

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