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Il rinomato giornalista e conduttore Bruno Vespa festeggia il suo ottantesimo compleanno il prossimo lunedì, 27 maggio.

Nonostante l’importante traguardo, Vespa non ha intenzione di ritirarsi, lasciando la decisione al suo mentore, l’editore di riferimento, a cui chiama affettuosamente “Padreterno”.

Vespa riflette sulla sua carriera affermando che se fosse stato orientato politicamente verso sinistra, avrebbe goduto di maggiore facilità: “Per esempio, non avrebbero ridimensionato o cercato di chiudere Porta a porta”. Autodefinitosi un moderato, Vespa scherza sul fatto che persino il figlio non è a conoscenza delle sue preferenze di voto.

Smentendo le voci che lo vogliono consulente occulto di Giorgia Meloni, Vespa ribadisce la sua distanza dalla politica attiva, rivelando un incontro con Giulio Andreotti come unico episodio di vicinanza a un esponente politico.

Riguardo alle speculazioni sul suo presunto legame di parentela con Mussolini, Vespa scherza sul fatto che sua madre iniziò a lavorare vicino al luogo in cui Mussolini era detenuto solo nel 1949, dopo la morte del Duce.

La bizzarra ipotesi lo diverte, ammettendo che a suo fratello Stefano invece la cosa dava fastidio. Vespa conclude ironicamente che forse la voce sia nata dalla sua somiglianza con il noto leader.

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