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L’indispensabile carta igienica, da semplice prodotto di consumo quotidiano, si è trasformata in un simbolo dell’inflazione.

Negli ultimi tre anni, i prezzi dei rotoli di carta igienica in Italia hanno subito un aumento medio del 44%, passando da 1,74 euro a 2,51 euro per una confezione da quattro rotoli, mentre le marche più conosciute ora superano i 4 euro.

Il Centro di ricerca sui consumi ha rivelato che Bolzano è la città con il prezzo più alto per la carta igienica, mentre Siracusa offre i prezzi più economici. Inoltre, la shrinkflation ha ridotto la quantità di prodotto offerto al consumatore, con rotoli sempre più piccoli e meno strati, il che ha contribuito ulteriormente all’aumento percepito dei costi.

La guerra in Ucraina e la conseguente crisi delle materie prime hanno avuto un impatto significativo sui prezzi internazionali della cellulosa, e il caro-energia ha incrementato ulteriormente i costi di produzione. A tutto ciò si aggiunge un grave costo ambientale: ogni anno, 3 milioni di alberi vengono abbattuti solo in Italia per produrre carta igienica. Tuttavia, esistono alternative più sostenibili, come la carta igienica riciclata o quella in bambù, che possono ridurre significativamente l’impatto ambientale.

Queste informazioni evidenziano la necessità di una maggiore consapevolezza e responsabilità nella scelta dei prodotti, oltre a stimolare una riflessione su come le dinamiche globali influenzino i costi dei beni di uso quotidiano.

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