L’economia del Giappone sta affrontando una sfida significativa con la persistente debolezza dello yen, la valuta nazionale.

Negli ultimi tempi, lo yen ha raggiunto livelli di deprezzamento non visti dall’aprile 1990, scendendo a 160,17 rispetto al dollaro americano. Questo fenomeno è particolarmente preoccupante per il Giappone, un paese che dipende fortemente dall’importazione di materie prime, le quali diventano più costose con un yen debole.

La principale causa di questa situazione è il grande divario tra i tassi di interesse del Giappone e quelli degli Stati Uniti. Attualmente, il tasso di interesse di riferimento della Federal Reserve USA si attesta tra il 5,25% e il 5,50%, mentre quello della Banca del Giappone (BOJ) è tra lo 0% e lo 0,1%. Questa discrepanza rende il dollaro più attraente per gli investitori rispetto allo yen, spingendo quindi al ribasso il valore della valuta giapponese.

Il Giappone ha storicamente lottato per stimolare la crescita dei prezzi e dei salari, in un lungo periodo di stagnazione economica. Al contrario, gli Stati Uniti hanno recentemente affrontato sfide inflazionistiche in un contesto di crescita economica.

Per il futuro dell’economia giapponese, sarà essenziale monitorare le politiche della BOJ e le loro reazioni a questa svalutazione dello yen. La banca centrale potrebbe essere costretta a riconsiderare la sua posizione sui tassi di interesse per cercare di stabilizzare e potenzialmente rafforzare lo yen.

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