Un’indagine condotta dal centro studi di Confindustria Verona rivela che un terzo delle imprese locali è interessato ad ampliare il proprio organico.

Tuttavia, il 42% di queste non crede di riuscire a trovare i candidati adatti in tempi ragionevoli. Il settore più attivo nelle assunzioni è quello della produzione di beni e servizi, seguito dall’area tecnica e di progettazione.

Il livello di istruzione più richiesto è il diploma di scuola media superiore, necessario per il 51% delle posizioni aperte, mentre il 45% delle aziende ricerca candidati con un grado di istruzione più elevato, come una laurea o un master. Nonostante l’apparente espansione del mercato del lavoro, gran parte delle ricerche di personale mira a sostituire i dipendenti che hanno lasciato l’azienda per vari motivi, inclusi pensionamento e pause carriera, come la maternità.

Le imprese segnalano due ostacoli principali: la scarsità di candidati disponibili (53%) e un significativo mismatch di competenze (49%), con un divario tra le abilità richieste dalle aziende e quelle offerte dai lavoratori. In aggiunta, il 38% delle aziende trova difficoltà ad adeguarsi alle nuove richieste sociali dei lavoratori, incluse le esigenze di flessibilità e la possibilità di lavorare da remoto.

Raffaele Boscaini, presidente di Confindustria Verona, sottolinea la profonda trasformazione in corso nel mercato del lavoro, evidenziando la necessità di un approccio innovativo nella ricerca di personale. Le aziende non solo devono partecipare più attivamente nei percorsi formativi degli studenti, ma anche rendere più attraenti le proprie offerte lavorative, creando un ambiente che favorisca il benessere e la realizzazione personale e professionale dei dipendenti.

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